L’Italia a colori
František Krátký
Questo libro ci porta al 1897, l’anno in cui un fotografo di Kolín, presso Praga, attraversò l’Italia da Verona a Napoli per realizzare una serie di vedute stereoscopiche delle piazze, dei monumenti e dei paesaggi più suggestivi della penisola. Si chiamava František Krátký, aveva 46 anni e rimase colpito soprattutto dai caratteri e dai volti di un popolo che viveva ancora, come ai tempi di Goethe, il più possibile «all’aperto»: e così le sue immagini, concepite per essere ammirate nei visori tridimensionali, contengono sempre un piccolo quadro animato, o un mestiere di strada, o un’apertura prospettica e infinita.
Le oltre sessanta fotografie che qui si presentano, finora inedite in Italia, non sono soltanto dei rari documenti iconografici, ma anche delle straordinarie visioni ravvivate da una nota in più: il colore. Si tratta infatti di diapositive originali che Krátký dipinse a mano per restituire alle sue scene l’atmosfera, la luce e quasi la nostalgia di luoghi come Verona, il Lago di Garda, Padova, Venezia, Bologna, Carrara, Firenze, Roma, Napoli; un’appendice è dedicata alla Dalmazia.
František Krátký, L’Italia a colori. Il viaggio di un fotografo boemo nel 1897, testi di Pavel Scheufler, Francesco Bletzo, Giuseppe Sandrini
cm. 17×23, 96 pagine (di cui 64 tavole a colori)
ottobre 2010
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